Quale vino scegliere per brindare a Ferragosto?
di Elisabetta Lattanzi
Il 15 agosto, giorno di Ferragosto gli italiani, popolo legato alle tradizioni, celebrano questa ricorrenza con amici e familiari all’aria aperta, al mare o in montagna. Occasione per brindare finalmente alle tanto attese ferie estive.
Generalmente il pranzo di Ferragosto segue i menù tipicamente stagionali, a base di piatti freschi, verdure e frutta di stagione, gelati e sorbetti, nonché l’immancabile cocomero, immagine che evoca proprio la calda estate italiana.
Per non essere impreparati su quale bottiglia stappare i sommelier consigliano alcuni vini da abbinare ai vari menù tipici.
Se si sceglie un menù a base di pesce e si è un gruppo numeroso e non è stato previsto un menù fisso, dove ogni commensale può aver scelto piatti diversi, è bene trovare un compromesso, un “passpartout” capace di accompagnare tutta la gamma di sapori.
Un grande classico sono le bollicine: champagne francese, spumanti italiani come quelli del Trentino, della zona del Franciacorta, di Treviso, dell’Oltrepò pavese. Da Nord a Sud, le aziende vinicole italiane hanno iniziato a produrre vini spumantizzati perfetti per queste occasioni.
Per chi non ama le bollicine è possibile optare per dei bianchi come Vermentino, Chardonnay, Arneis, Soave o Pinot bianco.
Per i menù a base di carne, date le elevate temperature, si apre il mondo dei vini rosati, noti anche come” pink wine”. I rosati, ottenuti da vitigni a bacca rossa, vanno serviti a una temperatura compresa tra 10°C e i 12°C, arrivando a 14°C per quelli più strutturati. I grandi classici rosati sono quelli del Salento, in Puglia, grazie anche all’azienda Leone de Castris, a Salice Salentino (Lecce), che ha creato il celebre vino rosato Five Roses. Nato durante la Seconda Guerra Mondiale, quando venne richiesto un vino rosato italiano ma con il nome americano. Five Roses, cinque rose, è il nome di una contrada nel feudo di Salice Salentino, così denominato perché le generazioni delle famiglie Leone De Castris contavano in media 5 figli.
Un immancabile classico, ideale per accompagnare affettati misti, panini e grigliate estive, è il Lambrusco, un rosso frizzante con una moderata alcolicità, buona freschezza e grande aromaticità. È prodotto nelle province di Modena, Parma e Reggio Emilia in diverse tipologie.
Concluso il pranzo, un consiglio sui dolci: se offriamo un dolce, bisogna accompagnarlo da un vino dolce e non da uno champagne come spesso si vede nelle feste. Provate a gustare una fetta di torta o di panettone e poi bere un calice di champagne, noterete elementi contrastanti e non riuscirete ad apprezzare nessuno dei due. Il suggerimento è accompagnare un dolce con uno spumante dolce o un vino dolce, ad esempio Asti Spumante, Moscato Rosa, Albana di Romagna, Cannellino Laziale, Passito, anche in questo caso, il nostro paese offre tanta scelta. Infine, con il gelato e con la frutta è preferibile un bicchiere d’acqua.
L’Italia, chiamata nell’antichità Enotria, terra del vino, offre una ricchezza unica al mondo di vini autoctoni, molti ancora sconosciuti. L’invito del sommelier è quello di sperimentare, di osare con gli abbinamenti, degustare etichette nuove di tutte le regioni del nostro paese, perché, l’esperto può consigliare ma ognuno ha il proprio palato e può cogliere le infinite sfumature che si celano in ogni calice di vino.
Come dicevano i Romani: “Prosit”!
