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Mucha a Roma: la bellezza femminile tra arte, emozione e design

“La missione dell’artista è di insegnare al popolo ad amare la bellezza” Alphonse Mucha

Oltre 150 opere per raccontare il genio visivo di Mucha, tra arte, design e simbolismo. In mostra anche la Venere di Botticelli, in un dialogo tra secoli di bellezza

Redazione

Dal Rinascimento alla Belle Époque, dalla Venere di Botticelli alle donne eteree di Mucha. A partire dall’8 ottobre 2025, Palazzo Bonaparte ospita “Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione”, la più grande retrospettiva italiana dedicata all’artista che ha trasformato l’Art Nouveau in linguaggio universale di eleganza, sensualità e comunicazione visiva.

Con oltre 150 opere, la mostra racconta la parabola creativa di Alphonse Mucha, maestro dell’estetica floreale che ha reso l’immagine femminile un’icona di grazia e forza, anticipando molte delle dinamiche visive che oggi ritroviamo nel design, nella pubblicità e perfino nei tatuaggi contemporanei.

“Mucha è stato un pioniere del design moderno – spiega Elizabeth Brooke, co-curatrice della mostra –. Ha saputo fondere arte e grafica in un linguaggio immediato e raffinato, capace di parlare alle masse senza perdere complessità e profondità”.

Il percorso espositivo non si limita a celebrare l’artista ceco, ma apre un inedito dialogo con opere rinascimentali, ottocentesche e del primo Novecento, creando un racconto visivo sull’evoluzione dell’ideale femminile.

Accanto ai manifesti di Sarah Bernhardt e alle serie decorative come The Stars e Pietre Preziose, spiccano opere come La contessa De Rasty di Boldini o Semiramide a Babilonia di Saccaggi, fino ad arrivare alla straordinaria presenza della Venere di Botticelli, prestata eccezionalmente dai Musei Reali di Torino.

“Abbiamo voluto mostrare come la rappresentazione della donna – sottolinea Annamaria Bava, co-curatrice – attraversi i secoli conservando una sorprendente coerenza simbolica. La donna di Mucha è figlia del suo tempo, ma anche eco di archetipi antichi, come appunto la Venere botticelliana”.

Mucha, artista poliedrico, illustratore, designer, scenografo, Mucha rivoluzionò il modo di comunicare attraverso le immagini. I suoi manifesti pubblicitari non solo decoravano i muri di Parigi, ma veicolavano emozioni, desideri e modelli estetici capaci di influenzare l’immaginario collettivo.

“Con Mucha, l’arte diventa linguaggio popolare – afferma Francesca Villanti, direttrice scientifica della mostra –. Il suo contributo alla cultura visiva è paragonabile a quello dei grandi innovatori del Novecento. Ancora oggi, il suo stile è vivo nel design contemporaneo, nella moda e perfino nella cultura digitale”.

La sua donna, dai capelli fluenti, circondata da fiori e simboli naturali, non è solo una figura decorativa, ma una vera e propria icona psico-visiva: capace di attivare memorie, stimolare la percezione e generare empatia estetica, come confermato anche da recenti studi nell’ambito delle neuroscienze dell’arte.

Organizzata da Arthemisia per celebrare i suoi 25 anni, la mostra è pensata come un’esperienza immersiva e multisensoriale. Luci, suoni, profumi e ambientazioni riportano il visitatore nella Parigi di fine Ottocento, in un viaggio che coinvolge tutti i sensi.

Un progetto che mette al centro la bellezza come esperienza viva e stratificata, in grado di connettere epoche, culture e sensibilità diverse. E che invita il pubblico a riflettere sul ruolo dell’estetica nella vita quotidiana, oggi come ieri.

Info Mostra: Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione Durata: Durata: dall’8 ottobre all’8 marzo 2026
Sede: Palazzo Bonaparte, Roma
A cura di: Elizabeth Brooke e Annamaria Bava.
Direzione scientifica: Francesca Villanti
Organizzazione: Arthemisia, in collaborazione con Mucha Foundation e Musei Reali di Torino
Catalogo: Edizioni Moebius
Informazioni e prenotazioni: T +39.06.8715111, www.arthemisia.ithttp://www.mostrepalazzobonaparte.it, info@arthemisia.it