Tanita Tikaram – Il ritorno dell’anima inquieta del pop d’autore
Tra jazz, pop e introspezione, Tanita Tikaram ritrova la voce dell’anima in un disco che unisce vulnerabilità e forza interiore
di Giuseppe Sciarra
A 37 anni dal folgorante esordio di Ancient Heart (1988), che con Twist in My Sobriety e Good Tradition la rese un fenomeno mondiale, Tanita Tikaram torna a incantare con un nuovo album che lei stessa definisce il “sequel spirituale” del suo debutto pubblicato da Cooking Vynil: LIAR (Love Isn’t A Right).
Questo lavoro segna un ulteriore passo nel percorso di maturazione artistica intrapreso dalla cantautrice britannica a partire da Sentimental (2005), quando il folk degli esordi lasciò progressivamente spazio a un linguaggio dominato dal pianoforte e aperto a contaminazioni jazz, rock, soul e persino elettroniche.
Il nuovo disco può essere considerato, insieme ad Ancient Heart, uno dei vertici assoluti della carriera di Tikaram. Se allora la giovane artista raccontava la solitudine e l’inquietudine adolescenziale nella Gran Bretagna della Thatcher, oggi si confronta con un mondo in cui fatica a riconoscersi: un presente attraversato da guerre, ideologie fanatiche e un crescente cinismo collettivo.
La scrittura si fa più amara e introspettiva, mentre la voce – quel contralto oscuro e magnetico che l’ha resa unica – non è mai suonata così dolente ed emotiva. In Fais Moi la Solitude, accompagnata da un pianoforte teso e vibrante, Tikaram urla con eleganza tutto il suo dolore per un’umanità che ha smarrito la capacità di guardarsi negli occhi, sopraffatta da egoismi e prevaricazioni.
Brani come I See a Morning e Fear and Chills rievocano lo spirito di giganti come Nina Simone, John Lennon o Joni Mitchell: musica che si muove tra jazz e pop d’autore per dare voce a temi universali – la speranza, la giustizia, la necessità di un cambiamento morale.
La scelta di reinterpretare Wild Is the Wind – celebre nella versione di David Bowie – aggiunge una nota struggente e intensa: una ballata pianistica che richiama le atmosfere più cupe e teatrali di Marianne Faithfull.
Con questo album, Tanita Tikaram sembra non avere più paura di guardarsi dentro nei suoi aspetti più amari. La sua voce, più viva e vulnerabile che mai, racconta un dolore autentico, ma anche una rara lucidità emotiva. È un ritorno di grande spessore, che conferma la statura di un’artista mai banale, capace di trasformare la malinconia in pura bellezza sonora.
In This Perfect Friend molti hanno colto echi dei Radiohead: un brano che sembra nascere da quella stessa malinconia rarefatta, ma addolcita dal timbro inconfondibile di Tanita Tikaram — basso, profondo, ma insieme dolce e carezzevole. Le note finali, un intreccio di accordi dissonanti su un pianoforte nudo e fragile, sono semplicemente magnifiche, una chiusura sospesa tra grazia e inquietudine.
Più leggera e luminosa è Love Don’t Come Around, che ammicca con eleganza alla tradizione beatlesiana, giocando su armonie aperte e una melodia che si insinua dolcemente nell’ascoltatore. Di tutt’altro tono, la title track Love Isn’t Right trascina invece in un vortice di archi e ritmi serrati: un violino malinconico accompagna una struttura quasi balcanica che ricorda i Gogol Bordello, ma filtrati attraverso la sensibilità introspettiva della Tikaram.
Il disco si chiude con due episodi diversissimi ma ugualmente riusciti. Sweet Feather & The Storm è una ballata country venata di speranza, in cui la voce si apre a una dolcezza nuova, quasi riconciliata con il mondo. Sailboats, invece, scivola con eleganza verso il jazz: un brano sofisticato, che non sfigurerebbe in un album di Diana Krall, se non fosse per quella cifra emotiva tutta personale che solo Tanita riesce a imprimere.
Liar è, senza mezzi termini, un album eccezionale: il ritorno in grande stile di un’artista che molti avevano liquidato troppo in fretta come meteora, ma che nel tempo ha saputo costruire una discografia coerente, raffinata e sempre sincera. Un lavoro che conferma la sua capacità di evolversi restando fedele a sé stessa, lontana dalle mode e dalle classifiche effimere.
Eppure, qualche segnale di riscatto commerciale c’è: il disco ha debuttato al terzo posto nella classifica britannica degli album indipendenti più venduti e ha conquistato un posto nella Top 100 ufficiale del Regno Unito — un risultato notevole, considerando che Tanita mancava da quelle graduatorie dai primi anni Duemila.
L’artista sarà In Italia il 28 ottobre 2025 alla Santeria Toscana 31 di Milano, tappa del suo nuovo tour europeo. I biglietti sono già disponibili sui circuiti DICE e Mailticket. Un appuntamento imperdibile per chi vuole ritrovare — o scoprire — una delle voci più autentiche e intense del pop d’autore contemporaneo.
Tracklist
- Tanita Tikaram – Turn the Lights Down Low
- Tanita Tikaram – Fais Moi La Solitude
- Tanita Tikaram – This Perfect Friend
- Tanita Tikaram – I See a Morning
- Tanita Tikaram – Fear and Chills
- Tanita Tikaram – Love Isn’t a Right
- Tanita Tikaram – Lover Don’t Come Around
- Tanita Tikaram – Sweet Feather & the Storm
- Tanita Tikaram – Wild Is the Wind
- Tanita Tikaram – Sailboats
